Novembre 2019 – ERITREA, la piccola Italia africana e la magia delle Isole Dahlak
da venerdì 15 a martedì 26 novembre 2019
Guida culturale: Prof.ssa Serena Massa, archeologa –
L’architettura coloniale di Asmara, la suggestiva Massawa con il suo antico porto arabo-moresco, il singolare mercato di Keren passando dai siti archeologici dell’antico impero di Axum. E dalla navigazione nel Mar Rosso tra le isole Dahlak, acquario naturale, si raggiunge Adulis, l’antico porto della capitale aksumita. E’ stato definito ‘Pompei d’Africa’, perché la città giace intatta sotto metri di limo della catastrofica inondazione che nel VII secolo d.C. ne causò la scomparsa, così come Pompei fu sommersa da metri di ceneri vulcaniche. Una missione archeologica italo-eritrea, diretta da Serena Massa, sta riportando alla luce questa città di 40 ettari nel deserto, nell’antichità uno dei più importanti porti del mar Rosso, in cui confluivano merci preziose e ricercate dagli aristocratici romani: avorio, tartaruga, corno di rinoceronte, spezie, aromi e pietre preziose. Una via di traffici paragonabile, per la sua importanza, alla via della seta. Al momento sono state riportate alla luce tre basiliche paleocristiane, che rivelano la precocità di penetrazione del cristianesimo in queste remote regioni del Corno d’Africa, al di fuori dei confini dell’impero romano e bizantino.
Venerdì 15 novembre – MILANO /DUBAI
Ore 12,00 ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa Terminal 1 al check in di Emirates e partenza con volo EK 206 delle 14.05 per Dubai. Arrivo all’aeroporto internazionale di Dubai alle 22.10 (ora locale).
Sabato 16 novembre – DUBAI / ASMARA
Ore 03,40 Coincidenza per Asmara con volo di linea Emirates EK 2180. (durata del volo 4 ore e 10 minuti). Ore 06,35 Arrivo ad Asmara, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel con sistemazione immediata nelle camere riservate dell’Albergo Italia***, tempo libero a disposizione. Pranzo in hotel. Il pomeriggio è dedicato alla visita di Asmara: la città fu utilizzata dagli architetti durante il fascismo per sperimentare stili e avanguardie in architettura. Il suo eccezionale retaggio coloniale offre esempi di diversi stili architettonici: art déco (liberty), internazionale, cubista, espressionista, funzionale, futurista, razionalista e neoclassico. Ampi viali costeggiati da edifici in stile razionalista come il Cinema Impero, le ali autoportanti in stile futurista della stazione di servizio Fiat Tagliero a forma di aeroplano. Le imponenti geometrie della scuola del razionalismo italiano e la monumentalità dell’architettura fascista. Non siamo all’Eur di Roma o a Torino, ma in un angolo dimenticato del Corno d’Africa. Ad Asmara, la “piccola Roma”, come era chiamata durante il Ventennio, il tempo sembra essersi fermato a quando arrivarono i coloni italiani e gli architetti del fascismo utilizzarono la capitale dell’Eritrea per sperimentare nuovi stili. Oggi ha conquistato una vittoria culturale per i suoi abitanti e per tutta l’Africa. La città sull’altopiano è stata dichiarata «Eredità mondiale» dall’Unesco, l’agenzia Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. La motivazione: «Un esempio eccezionale di urbanizzazione modernista». Si tratta dell’eredità della visione di architetti italiani che più di cent’anni fa erano stati incaricati di edificare la vetrina dell’Impero, di quella che allora chiamavamo Africa orientale italiana. Ma se Asmara ha mantenuto il fascino di una cittadina di provincia del nostro Meridione, con viali alberati, slarghi, fontane, bar, cinema, palazzi pubblici razionalisti e villette immerse nel verde, il merito principale è della sua gente, tanto tollerante e saggia da preservarla. Sono rimasti con le loro insegne in caratteri cubitali i cinema Odeon, il Roma, l’Augustus, l’Impero sul corso principale. Resistono i Bar Centro, il Moderno, il Venezia, dove si trovano sempre le paste fresche la domenica e si beve espresso da vecchie macchine del caffè. Molti palazzi si affacciano sul corso principale che negli anni fu dedicato a Umberto e Vittorio Emanuele. Gli eritrei allora lo chiamavano Combustato, storpiando Campo cintato, espressione che condensava l’odiosa esclusione degli africani dalla zona riservata ai colonizzatori. Nel 1938 Asmara era la capitale della «colonia primigenia», una città modernissima per l’epoca, con 98 mila abitanti, 53 mila italiani. Cena e pernottamento in hotel.
Domenica 17 novembre – ASMARA
Prima colazione in hotel. La giornata comincerà con un’escursione di circa 10 km sul treno a vapore storico. Le locomotive tutte a vapore, erano stato fabbricate a Genova dalla società Ansaldo verso la fine del 1920. Le vetture sono fatte di legno, come i posti a sedere e servizi igienici, le finestre non hanno alcun vetro per proteggersi dal freddo o dalla pioggia. La storia della linea è iniziata sulla costa nel 1887, quando gli italiani sognavano un impero coloniale. Quasi un quarto di secolo più tardi, nel 1911, la ferrovia ha raggiunto gli altipiani d’ Asmara. Ancora 16 anni e la linea venne estesa a ovest, toccando Keren e Agordat, che dista 160 km da Asmara, avvicinandosi al confine con il Sudan. La Seconda Guerra Mondiale fece svanire qualsiasi tentativo di allungamento e modernizzazione. Il recupero è stato reso possibile grazie ad un operaio che avrebbe dovuto occuparsi della distruzione dell’archivio della società, invece lo ha conservato per anni segretamente in casa. Il ripristino della linea ferroviaria sta portando turisti provenienti dall’Europa o gli Stati Uniti d’America, nostalgici dei treni a vapore. Al termine proseguimento delle visite della città. Pranzo in ristorante. La capitale dell’Eritrea ha risentito molto dell’influenza dei diversi popoli che l’hanno dominata e molte di queste testimonianze sono ben ravvisabili nell’architettura urbana. La struttura e l’articolazione delle strade, per esempio, così come il quartiere amministrativo posto a nord della città hanno uno stile tipicamente “italiano”. Si vedranno i simboli delle diverse religioni che convivono: la Cattedrale Cattolica, la moschea di Al Khalifa, la grande moschea progettata da Guido Ferrazza, la chiesa copta di Nda Maryam, La sinagoga, la chiesa protestante svedese, la chiesa greco-ortodossa. Il Museo Nazionale, inoltre, vale la pena di essere visitato sebbene sia ancora in fase di rinnovamento e ampliamento, per i reperti che riescono a offrire una panoramica delle diverse etnie che hanno abitato questo Paese. Merita una visita anche il curioso Caravanserraglio, punto di raccolta di tutti gli utensili in ferro dismessi, che qui vengono lavorati da artigiani e artisti per ridare loro nuova vita. Interessanti inoltre: il mercato centrale progettato da Guido Ferrazza; il mercato delle verdure, spezie, granaglia, souvenir, etc.; la sede dell’Alfa Romeo, uno dei cinque edifici oggetto di appalto di restauro della Banca Mondiale, esempi di archeologia industriale (la ex fabbrica Barattolo, Tabacchi, Gondrand, etc. ); le Case degli Ascari (edifici a cono, a nord, per sguardo sulla città indigena). Cena e pernottamento in hotel.
Lunedì 18 novembre – ASMARA / KEREN
Prima colazione in hotel. Partenza in mattinata per Keren ed intera giornata dedicata alla visita della città. Keren è una bellissima cittadina con il clima mite e il cielo sempre azzurro. i colori, i profumi, i richiami di un’infinità di uccelli variopinti, i mercati, gli artigiani, le voci, sono uguali nel tempo. C’è un fortino, su uno dei monti che circondano la cittadina, e guardandolo si pensa ai tragici giorni in cui i soldati italiani, come sempre male equipaggiati, si batterono con grande coraggio, affiancati da valorosi ascari, nella battaglia che vide frantumarsi tanti sogni e illusioni. Fu l’ultima battaglia contro l’esercito britannico, e oggi un cimitero militare, molto curato, ricorda i caduti. Dalle botteghe degli argentieri e degli orafi, ai vicoli dove i sarti lavorano su vecchie macchine da cucire Singer, questa piccola cittadina, un tempo abitata e amata da molti italiani che vi hanno lasciato tracce nelle villette ornate da bouganville e in altri edifici, trasmette molte emozioni. Nel mercato della frutta e verdura il profumo degli zaituni sovrasta ogni altro odore. Il Santuario di Mariam Dearit (traduzione Madonna o Maria del Baobab) piccola cappella dentro il Baobab, la storia narra che alcuni soldati Italiani si rifugiarono dentro la cavità dell’albero invocando la Madonna e una bomba si conficcò sull’albero senza esplodere da li la venerazione alla madonna e divenne santuario di pellegrinaggio, luogo gestito dalla chiesa cattolica. Il mercato del lunedì è il suo pezzo forte. Un fiume technicolor di mille persone si riversa sul greto secco dove, anziché l’acqua, scorrono mercanzie locali, frutta, verdura, tessuti, magliette “cinesi” e, naturalmente, cammelli, comprati e venduti, in uno spazio improvvisamente piccolo. Interessanti inoltre: La Chiesa di S. Antonio, la moschea progettata da Salvatore Mazzola, il Cimitero degli eroi. Pranzo in ristorante. Al termine della visita trasferimento al Keren Sarina Hotel***, sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
Martedì 19 novembre – KEREN / MASSAWA
Prima colazione in hotel. Partenza in mattinata per Massawa percorrendo una spettacolare strada panoramica. Viaggerete sulla strada verso Asmara e poi ancora in discesa verso il mare sulla la strada per Ghinda fino alla città portuale di Massawa. Potrete godere di un paesaggio mozzafiato e ammirare la flora e la fauna esotiche che fanno parte della famosa “Green Belt”. Sulla strada per Massawa, a Dogali ( a circa 90 km da Asmara ) si potrà visitare il monumento ai caduti Italiani che hanno combattuto la battaglia contro Ras Alula e il ponte ad archi con la scritta in piemontese: ca custa lon ca custa. Pranzo in ristorante. All’arrivo a Massawa, sistemazione al Dahlak Hotel***. Cena in hotel e pernottamento.
Mercoledì 20 novembre – MASSAWA
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita della città. Massawa, città delle isole e la “Perla del Mar Rosso”, una città che per secoli è stata uno dei porti più importanti della regione. Con la sua squisita architettura in stile turco e le gallerie commerciali, le bellissime moschee e i deliziosi frutti di mare. E’ la destinazione perfetta per soddisfare tutti i gusti. Oltre alle attrazioni della città, spiagge incontaminate e piscine sono disponibili a breve distanza dal centro della città Interessanti inoltre: l’ex villa dell’imperatore HS bombardata in parte; le Saline di Ghera (erano le più grandi dell’Africa); il museo di Massawa, che oltre a oggetti antichi racconta la storia della rivoluzione e le varie etnie). Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in hotel.
Giovedì 21 novembre – MASSAWA / ISOLE MADOT e DISSE
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata all’escursione e snorkeling nell’arcipelago di Dahlak: gita in barca veloce da Massawa alle isole Disse e Madot. Parte dell’Arcipelago delle Dahlak è riserva nazionale, denominata “Parco Nazionale Marino delle Dahlak”, e non potrebbe essere altrimenti vista la preziosità dell’ambiente naturale che accoglie più di mille specie differenti di pesci e del famoso “reef”. Solo quattro isole sono abitate e la popolazione vive di pastorizia, allevando cammelli e capre. Rarità faunistiche, come il curioso dugongo (o bue marino, mammifero erbivoro che può raggiungere anche il peso di una tonnellata) ed emozioni paesaggistiche rendono il posto davvero speciale. Specie se si è appassionati di snorkeling e immersioni. Sulle spiagge ci si imbatte tranquillamente in graziosi branchi di granchi e, tuffandosi nel mare, di una trasparenza senza eguali, si scorgono fondali incontaminati ricchissimi di ogni sorta di molluschi, coralli, echinodermi, ricci e stelle marine. Le isole, quasi tutte di origine corallina sono in genere costituite da tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche metro, con coste interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Tra le più belle vi sono il microscopico banco sabbioso di Madote – con un fanale a traliccio utilizzato per la navigazione – che si staglia come una striscia luminosa dalle acque turchine del Mar Rosso, e l’isola di Disse, l’unica dell’arcipelago che presenta una formazione rocciosa con delle alture, probabilmente resto di un’antica attività vulcanica, dove si trova un villaggio dei pescatori Afar, i quali seguono uno stile di vita tradizionale, con un variopinto mercatino di conchiglie. Pranzo e cena in corso d’escursione. Pernottamento in tenda sull’isola di Disse.
Venerdì 22 novembre – ISOLE MADOT e DISSE
Dopo la prima colazione, intera giornata dedicata alla scoperta delle isole dell’arcipelago di Dahlak. Pranzo e cena in campo tendato.
Sabato 23 novembre – ISOLE DISSE e MADOT / MASSAWA
Dopo la prima colazione visita dell’isola di Madot e rientro a Massawa. Pranzo in ristorante in corso di visita. Pernottamento al Dahlak Hotel con Cena.
Domenica 24 novembre – MASSAWA / ADULIS / ASMARA
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita del sito archeologico di Adulis. Anche detta la “Pompei africana” per la repentina distruzione di cui l’antica città fu protagonista. Era un ricchissimo centro portuale del grandioso regno di Axum, che si sviluppò in Africa centro-orientale a partire dal IV secolo a.C. per raggiungere l’apogeo nei primi sette secoli d.C. Grazie alla sua favorevolissima posizione, Adulis era al centro dei commerci tra Mediterraneo, Africa, Arabia e Oceano Indiano e vi transitavano merci come avorio, gusci di tartaruga, spezie, perle, pietre preziose tanto che per gestire questi scambi il Regno di Axum fu il primo e l’unico dell’Africa sub sahariana a battere moneta. Pranzo al sacco. Cena e pernottamento presso l’Albergo Italia*** di Asmara.
Lunedì 25 novembre – ASMARA / KOHAITO / METERA / ASMARA
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata al sito archeologico di Kohaito e Metera. Koahito, o Qoaito, situata 120 Km a sud di Asmara, è un piccolo villaggio in mezzo al nulla dove non arriva nemmeno la strada. Queste rovine, sebbene per ora solo il 20% del sito sia stato portato alla luce dagli scavi, si estendono su una vastissima zona (2,5 km per 15 km) e sono la testimonianza del ruolo che ebbe questo luogo nell’antichità. Il monumento più significativo di Qohaito, per dimensioni e per importanza storica, è la grandiosa Diga di Saphira, una diga in muratura lunga oltre 60 m, costruita con ogni probabilità intorno all’anno Mille. Pranzo in ristorante. L’Eritrea ha avuto un ruolo molto importante per le antiche popolazioni aksumite, vissute circa 2000 anni fa. Il sito, molto vasto, è il terzo per importanza della civiltà aksumita del Paese. Moltissimi oggetti sono già stati riportati alla luce, ma la maggior parte del sito è ancora in attesa di lavori di scavo. La Stele di Metera, alta 2,5 m, (una enigmatica tavola in pietra, in posizione verticale, sulla quale sono visibili delle iscrizioni) è il ritrovamento più importante degli scavi locali. Tra le altre scoperte archeologiche di Metera vi sono un palazzo reale, e i resti di una galleria sotterranea che, secondo le leggende locali, un tempo correva per diverse centinaia di chilometri e sbucava a sud di Aksum. Cena e pernottamento in hotel.
Martedì 26 novembre – ASMARA / DUBAI / MILANO
Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza del volo di rientro in Italia. Ore 7,50 partenza per Dubai con volo di linea Emirates EK 218, ore 12.35 arrivo a Dubai. Ore 15,40 partenza per Milano con volo di linea Emirates EK 091. Arrivo alle ore 19,35 a Milano Malpensa T1.
Comunicare al più presto l’interesse al viaggio per poter prenotare voli e alberghi.
Contributo minimo 10 partecipanti:
in camera doppia € 3.100,00 supplemento singola € 250,00 (tot. € 3.350,00)
Acconto € 1.000,00 alla prenotazione, entro lunedì 1°luglio – saldo entro venerdì 11 ottobre 2019
Cambio applicato: EURO 1,00 = USD 1,14 – L’adeguamento valutario sarà possibile fino a 20 giorni prima della partenza
Documenti: Il passaporto deve essere integro. E’ necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di arrivo dal Paese, deve avere n.2 pagine vuote per il rilascio del visto. Consegnare a Piùviaggi Piùconosci la fotocopia chiara a colori del passaporto (le 2 pagine con la foto) entro 60 giorni prima della partenza e una fototessera recente con fondo bianco.
Visto d’ingresso: all’iscrizione al viaggio vi forniremo il modulo da compilare.
Il contributo comprende: Viaggio aereo, con voli di linea Emirates, da Milano Malpensa /Dubai /Asmara / Dubai / Milano, in classe economica basato sulle tariffe aeree/tasse aeroportuali/costi carburante oggi in vigore, soggetti a eventuale adeguamento 20 giorni prima della partenza. Franchigia bagaglio kg.20. Trasferimenti, visite, ingressi come da programma. Sistemazione in hotel*** indicati o similari, sistemazione in tenda con materasso e lenzuola durante il pernottamento sull’isola.. Trattamento di pensione completa bevande incluse (acqua, bevande calde come the, caffè, latte e cappuccino). Escursione sul treno a vapore di 10 Km. Accompagnatore dall’Italia e guida locale parlante italiano per tutto l’itinerario. Polizza Assicurativa medico, bagaglio. Documentazione di viaggio.
Il contributo non comprende: Il costo del visto di ingresso € 50,00 per persona (potrebbe subire delle modifiche durante il corso dell’anno). Bevande non specificate: soft drinks e bevande alcoliche. Mance a guida e autista. Eventuale aumento delle tasse aeroportuali, adeguamento carburante, fuel/security charge ed eventuali tasse locali. Tasse per videocamere e macchine fotografiche (nei siti dove richiesto). Facchinaggi, extra vari a carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato nella voce “il contributo comprende”.
Penali in caso di recesso da parte del Passeggero
L’addebito in caso di annullamento (indipendentemente dall’ammontare dell’acconto previsto) di una penalità per recesso è in misura variabile a seconda del numero di giorni mancanti alla data di inizio del viaggio/soggiorno, calcolata in percentuale sull’importo totale delle quote di partecipazione di ciascun passeggero che recede dal contratto, come da prospetto qui di seguito:
Rinuncia fino a 90 giorni prima della partenza: € 100,00 per spese organizzative.
da 89 a 30 giorni: 30%
da 29 a 18 giorni: 60%
da 17 a 0 giorni: 100%
Nessun rimborso è previsto per chi decidesse di interrompere il viaggio od il soggiorno già iniziati. Il Premio assicurativo non è mai rimborsabile. L’annullamento del viaggio da parte di un partecipante con sistemazione in camera doppia comporta il pagamento del supplemento singola.
N.B.: dal computo sono esclusi: il giorno dell’annullamento, il giorno della partenza, il sabato, le domeniche ed eventuali festività.
INFORMAZIONI UTILI
FUSO ORARIO 2 ore in avanti, quando in Italia c’è l’ora solare; 1 ore in avanti, quando in Italia c’è l’ora legale.
CLIMA Durante la stagione secca da ottobre a maggio, clima caldo con escursioni termiche di notte.
LINGUA ufficiale è il Tigrino, ma moltissime altre lingue e dialetti sono parlati in Eritrea: l’Inglese e l’Arabo sono abbastanza diffusi. Nel turismo, la lingua straniera più usata è l’inglese ma molti, specialmente quelli di una certa età, parlano l’italiano.
MONETA La valuta locale è il Nafka. Con 1 euro otterrete circa 17,50 Nafka. Raccomandiamo di cambiare piccole somme per volta, poiché i Nafka eventualmente rimasti saranno riconvertibili ad un alto costo.
SALUTE Nessuna vaccinazione è, al momento, obbligatoria.
ELETTRICITA’ 220 volt. Vanno bene le nostre prese.
TELEFONO Per chiamare l’Eritrea dall’Italia: 00 + 291 (prefisso del paese) + prefisso della città (1 per Asmara) + numero desiderato. Per chiamare dall’Eritrea verso l’Italia: 0039 + numero desiderato comprensivo di 0 iniziale. I telefoni cellulari non funzionano, è necessario usare il telefono dell’hotel oppure dei phone center presenti.
MANCE Le mance sono apprezzate e indispensabili per ottenere un servizio migliore.
Assicurazione: possibilità di stipulare una assicurazione rinuncia al momento dell’iscrizione al viaggio, al costo di € 65,00.
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