Maggio 2019 – Le fastose dimore e i giardini dei Re e dei Grandi di Francia nei dintorni di Parigi
da mercoledì 15 a domenica 19 maggio 2019
Guida culturale: Prof. Marco Parini –
Parigi, nella Francia del cinquecento si afferma la monarchia nazionale. Un re, una Corte composta da familiari del re e dalla nobiltà del territorio che sarà chiamata a Parigi ove potrà ottenere favori ma dove potrà essere controllata dalla Corona. A fianco dei Palazzi di città sorgono così le residenze di campagna. Dal Castello allo sfarzo dei palazzi ove ostentare in feste, ricevimenti l’importanza del casato ospitante. Vedremo il Castello reale di Fontainebleau voluto da Francesco I, Chantilly dimora dei principi di Condè nelle cui cucine lavorò il più famoso cuoco di Francia, Vatel. Visiteremo Vaux le Vicomte la sfarzosa dimora di Nicola Fouquet che suscitò l’invidia del Re Sole che ritroveremo a Versailles ed ancora la Malmaison ove visse Giuseppina Beauharmais e Napoleone. Molto altro ancora con parchi e giardini nell’atmosfera dei Re di Francia.
Mercoledì 15 maggio 2019 – Milano / Parigi / Chantilly / Parigi
Ore 7,50 ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano Linate. Alle ore 9.50 partenza con volo di linea Air France AF 1213 per Parigi. Arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle alle ore 11,25. Trasferimento con pullman privato a Chantilly. All’arrivo pranzo in ristorante La Capitanerie, all’interno del Castello. Inizio della visita al Castello di Chantilly che ospita il famoso Museo Condé con collezioni antiche di opere d’arte e … che si erge in mezzo al verde del nord della Francia. Di proprietà della potente famiglia dei Montmorency, il castello divenne particolarmente famoso all’epoca del regno di Luigi XIV di Francia per essere stato la residenza ufficiale dei principi di Condé, capeggiati da Luigi, il Grand Condé, uno dei personaggi chiave del periodo della Fronda. Con l’eccezione del Petit Château costruito nel XVI secolo da Jean Bullant, il castello attuale è una ricostruzione del XIX secolo su progetto dell’architetto Honoré Daumet per l’ultimo dei figli del re Luigi Filippo, Enrico d’Orléans, duca d’Aumale (1822-1897), il quale aveva ereditato il castello semidistrutto dopo la Rivoluzione francese e l’aveva riportato all’antico splendore per accogliervi il Musée Condé, un museo pubblico con importanti collezioni di pittura e manoscritti ancora oggi presente. Al suo interno sono ospitate numerose opere di vari pittori, tra cui Raffaello, Botticelli, Filippino Lippi, Fra Angelico, Hans Memling, Van Dyck, Poussin, Veronese, Watteau ma anche Delacroix o Théodore Géricault; si può affermare con relativa certezza che in Francia il museo sia secondo soltanto al celeberrimo Museo del Louvre di Parigi. Contiene anche una ricca biblioteca con circa 30.000 libri, di cui 12.000 originali del passato, e 1.500 manoscritti tra cui le famose Très riches heures du Duc de Berry e il Libro d’Ore di Étienne Chevalier. Il castello ospita, dal 1982, il museo vivente del cavallo. Intorno al castello si gode della visuale di un immenso giardino alla francese, in parte di stile francese e in parte all’inglese. Non manca un fossato pieno d’acqua frequentato da numerosi volatili. Pranzo in corso di visita. Il Musée Condé, secondo museo più importante della Francia dopo il Louvre, ospitato nel castello di Chantilly al nord di Parigi, è uno dei maggiori musei d’arte di Francia. Fu creato da Enrico d’Orléans, duca d’Aumale che nel 1884 lasciò in legato all’Institut de France il castello e l’eccezionale collezione d’arte che aveva riunito, con l’obbligo per l’istituzione di trasformare il castello in museo per poter esporre al pubblico l’intera raccolta. Il museo aprì nel 1898. Allestito nel castello con una museografia rimasta immutata dall’epoca della sua apertura, il museo è famoso per la collezione di pitture italiane e francesi che conserva, una delle più importanti al livello europeo, e per la sua raccolta di manoscritti medievali, della quale fanno parte le Très riches heures du Duc de Berry, il più famoso codice miniato medievale. Trasferimento a Parigi con pullman privato e sistemazione presso l’Hotel Jardins du Marais**** con centro benessere. Cena alla Brasserie Bofinger (vicino all’hotel) rientro in hotel e pernottamento.
Giovedì 16 maggio 2019 – Parigi / Castelli di: Malmaison e Vaux le Vicompte / Parigi
Prima colazione in Hotel. Visita al Castello di Malmaison, che fu acquistato da Giuseppina Beauharnais il 21 aprile 1799, mentre Napoleone era impegnato nella Campagna d’Egitto. Si trova a Rueil-Malmaison, un comune dell’Île-de-France. Al suo rientro a Parigi, Napoleone incaricò dei lavori di restauro gli architetti Percier e Fontaine. Il nome deriva dal latino mala mansio ed è così denominato per essere stato un rifugio di briganti nel IX secolo. Il castello fu abitato da Napoleone e Giuseppina durante il consolato e tra il 1800 e il 1802, insieme al palais des Tuileries divenne sede del governo francese. Qui Napoleone concepì il famoso Codice Civile ed ebbe l’idea d’istituire la Légion d’honneur. Qui, nel periodo d’oro, si susseguivano riunioni di lavoro, ricevimenti ufficiali e privati, si davano concerti e si organizzavano balli e giochi campestri a cui prendeva parte la buona società dell’epoca. Durante l’Impero Giuseppina continuò l’abbellimento del castello e del parco circostante e nel 1809, dopo il divorzio, vi stabilì la sua residenza definitiva. Durante questi anni, insoddisfatta delle rose che a quel tempo erano disponibili, le quali erano piccole e fiorivano solo per pochi giorni all’anno, fece piantare nei giardini della tenuta oltre duecento varietà di rose provenienti dalla Persia. Da queste venne in seguito isolata prima la Rosa tea e, successivamente, la Ibrida perenne, dai fiori doppi e rifiorenti e dalla quale discendono molte delle rose che attualmente sono in commercio. Una rosa fu chiamata in onore del castello di Malmaison, e delle sue 650 specie di rose, Souvenir de la Malmaison. Qui, il 28 maggio 1814, Giuseppina ricevette lo zar Alessandro, giunto a Parigi alla testa delle truppe della Sesta coalizione in seguito alla sconfitta e all’abdicazione di Napoleone. L’indomani un peggioramento improvviso delle condizioni di salute provocò la morte prematura di Giuseppina. La vicina chiesa di San Pietro e Paolo ne ospita le ceneri. Il castello divenne quindi proprietà di suo figlio il principe Eugenio di Beauharnais. Napoleone vi soggiornò un’ultima volta tra il 24 e il 29 giugno 1815, all’indomani della seconda abdicazione successiva alla battaglia di Waterloo, insieme a una buona parte della sua famiglia, prima della partenza per Rochefort e degli avvenimenti che lo condurranno poi all’esilio. Nel 1828 il castello fu venduto da Augusta di Baviera, vedova di Eugenio di Beauharnais, al banchiere svedese Jonas-Philip Hagerman. Acquistato nel 1842 dalla regina Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie, vedova di Ferdinando VII di Spagna, che ne fece la residenza del suo esilio, fu da questi venduta a Napoleone III nel 1861. Saccheggiato dalle armate prussiane durante la guerra del 1870, divenne successivamente una caserma finché, acquistato nel 1896 dal mecenate Daniel Iffla, fu restituito al suo originario splendore al termine di un lungo restauro teso a restituirne l’aspetto originario. In seguito alla morte di Iffla, la Malmaison venne donata allo stato francese. Oggi il castello è un museo nazionale e gli interni ricostruiscono fedelmente lo stato originario durante il Consolato e l’Impero napoleonico. Proseguiamo con la visita al Castello di Vaux-le-Vicomte. Pranzo nella foresteria del castello. Situato a 50 km a sud-est di Parigi, Vaux le Vicomte è ad oggi la più grande proprietà privata esistente in Francia. Nessuna residenza reale del XVII secolo poteva competere con quest’opera maestosa, costruita nel 1656 su incarico di Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze durante il regno di Luigi XIV. Nel 1641 il ventiseienne Nicolas Fouquet, allora membro del Parlement, acquistò una tenuta alla confluenza di due piccoli fiumi sulla quale si trovava un modesto castello. La scelta di Fouquet era dettata da ragioni strategiche. Situata a metà strada tra le due residenze reali di Vincennes e Fontainebleau, si prestava meglio di ogni altra a divenire il centro direzionale della sua carriera politica. Secondo le intenzioni del nuovo proprietario, si sarebbe dovuta organizzare in due ambienti tra loro complementari ma distinti: un castello e una fattoria. Quindici anni dopo Fouquet, divenuto ministro delle finanze di Luigi XIV, avviò la ristrutturazione della sua tenuta e, assicuratosi la collaborazione di tre personalità eccellenti, Le Vau, Le Brun e Le Nôtre, realizzò quello che si sarebbe rivelato il più bel castello con giardino alla francese della sua epoca. La costruzione dell’edificio progredì rapidamente, ma fu necessario demolire le strutture preesistenti e spianare le colline presenti nell’area. Tra il 1653 ed il 1654 vennero condotti i primi lavori per lo scavo dei canali per il trasporto dell’acqua necessaria al funzionamento delle fontane progettate per il grande parco e per l’irrigazione dei parterres. Nel 1655, la progettazione del parco poteva dirsi conclusa e nel 1656 l’architetto Daniel Gittard poté così iniziare i lavori alla struttura vera e propria del castello. Il progetto originario prevedeva una facciata con mattoni a vista secondo il gusto dell’epoca, ma fu lo stesso Fouquet a volerne mutare il disegno ricoprendola di pietra bianca di Créil. La struttura venne terminata con il tetto nel 1657 e dall’anno successivo il pittore Le Brun poté iniziare le decorazioni degli ambienti interni. Il 14 luglio 1659, Fouquet ricevette al castello non ancora terminato la visita del Cardinale Mazzarino, di Luigi XIV, di Filippo suo fratello e della regina madre Anna d’Austria. Il re, con la sua giovane sposa Maria Teresa d’Austria, vi soggiornarono il 10 luglio 1660. Il 12 luglio 1661 vi si ospitò una festa in onore della regina d’Inghilterra, Enrichetta Maria di Borbone-Francia. Con tutte queste visite di rilievo, il castello conobbe una breve ma intensa stagione di eventi mondani e culturali; tra i frequentatori abituali vi furono il poeta La Fontaine e il commediografo Molière. Un’opera teatrale di quest’ultimo (Les Fâcheux) fu inscenata durante la sontuosa festa di inaugurazione tenutasi il 17 agosto del 1661 alla presenza di Luigi XIV e rallegrata da una lussuosa cena organizzata da Vatel, seguita da un imponente spettacolo pirotecnico. Nel giro di poche settimane (5 settembre) andò in scena un altro dramma, la caduta in disgrazia di Fouquet. Rimosso dal suo incarico, venne in seguito arrestato e imprigionato, per volontà del sovrano, dal suo successore al ministero delle Finanze, Colbert. La leggenda vuole che le accuse di corruzione che gli erano state mosse per giustificare provvedimenti così duri, fossero causate dall’invidia suscitata dalla magnificenza del castello del suo sottoposto nell’animo di Luigi XIV. In realtà, la sorte del funzionario era stata decisa ben prima dell’inaugurazione della sua residenza. Ciò non toglie che questa versione dei fatti ha giovato alla fama del castello ed è tuttora usata per magnificarne la bellezza. Durante le festività in suo onore al castello, Luigi XIV seppe resistere all’idea di rivelare i propri intenti al proprio peggior nemico, cogliendo nel contempo l’occasione per meditare sull’opera eseguita da Fouquet per la propria residenza, traendone forse spunto per la propria. Dopo l’arresto di Fouquet, la moglie venne esiliata ed il castello di Vaux-le-Vicomte venne posto sotto sequestro e si procedette alla confisca anche di 120 arazzi, oltre che di tutte le statue e le piante di arancio presenti nell’orangerie. Nello stesso anno, Luigi XIV assegnò l’incarico ai tre artisti di ristrutturare il casino di caccia di Versailles per la realizzazione di quella che sarà un’autentica reggia, simbolo incontrastato del suo potere. Al termine della visita rientro a Parigi. Cena libera. Pernottamento in hotel.
Venerdì 17 maggio 2019 – Parigi / Fontainebleu / Parigi
Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita del Castello di Fontainebleu, a soli 60 km dalla capitale francese e iscritto nel 1981 alla lista del patrimonio dell’umanità UNESCO, il Castello di Fontainebleau immerso in una splendida foresta, è stato il luogo preferito dalla corona francese per secoli. Elegante e ricco di storia, proprio qui è nato il famoso stile decorativo “scuola di Fontainebleau”. Situato nella omonima cittadina, famosa anche per la produzione di ottimo vino, il castello fu scelto come residenza reale da Francesco I già nel 1526. Da quel momento in poi, le teste coronate che si susseguirono furono moltissime, da Napoleone Buonaparte a Napoleone III. Ma i reali non furono gli unici ad abitarvi, anche tantissimi artisti italiani trovarono alloggio tra le stanze di questo splendido palazzo tra cui: Benvenuto Cellini, Niccolò dell’Abate, Giovanni Battista di Iacopo detto Rosso Fiorentino e Primaticcio. Tutti furono impegnati nell’opera di abbellimento delle stanze del castello. La presenza corposa di così tanti artisti favorì la formazione di uno stile decorativo autonomo, che successivamente prese il nome di “scuola di Fontainebleau”. Peculiarità di questo stile è la sua eleganza formale espressa in stucchi, affreschi ed anche oreficeria. In breve tempo, la residenza di Fontainebleau divenne modello per tutte le Corti europee e fu anche uno dei fulcri più importanti del manierismo. Lo splendido edificio è circondando da meravigliosi giardini fioriti che poi si estendono in un parco di 80 ettari, fulcro di una foresta che rappresentava terreno di caccia per i nobili della zona. Grandi aiuole alla francese disegnate da Le Nôtre, stagni con le carpe, padiglioni, fontane e una ricchissima varietà di fiori e piante vi lasceranno estasiati. Curioso sapere che proprio qui nacque la lunga storia del “giardinaggio”. Pranzo incorso di visita al ristorante Le Troubadour. Al termine della visita rientro in albergo. Cena a “Le Procope”, leggendario ristorante nel 6° arrondissement di Parigi dal 1686, un luogo ricco di storia, propone una cucina tradizionale con diverse specialità. Rientro in hotel e pernottamento.
Sabato 18 maggio 2019 – Parigi / Versailles / Parigi
Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita guidata di intera giornata di Versailles, con il suo Palazzo, i suoi meravigliosi giardini e lo spettacolo delle fontane musicali. La reggia di Versailles, detta anche palazzo o castello di Versailles, è un’antica e grandiosa residenza reale dei Borbone di Francia situata nella cittadina di Versailles, nel dipartimento delle Yvelines, posta a circa 20 chilometri ad ovest di Parigi e sorta proprio grazie alla presenza della reggia, e rappresenta una dei più bei capolavori dell’arte francese del XVII secolo. La reggia nacque per volere del giovane Luigi XIV per allontanarsi dalla capitale e dai suoi cittadini, temuti e considerati difficili da tenere sotto controllo (in particolare dopo l’episodio della Fronda). Versailles rimase la sede del potere politico del regno di Francia dal 1682 quando il Re Sole vi trasferì la propria corte sino a quando la famiglia reale non fu costretta a fare ritorno nella capitale nell’ottobre del 1789 agli albori della Rivoluzione francese. Versailles fu dunque la residenza di tre re di Francia (Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI) che vi risiedettero stabilmente con le loro corti in un arco di tempo compreso tra il 6 maggio 1682 ed il 6 ottobre 1789, con la sola eccezione degli anni della Reggenza del giovane Luigi XV dal 1715 al 1723. Versailles, oltre che come struttura, è famosa come simbolo del potere stesso della monarchia francese durante il periodo dell’Ancien Régime. Il castello è costituito da una serie di elementi armonizzati architettonicamente insieme. Esso si articola su una superficie di 63.154m², contenenti oltre 2.300 oggetti di cui, attualmente, 1.000 sono pezzi da museo. Una delle sale più suggestive della reggia è la galleria degli Specchi, che risplende nella luce riflessa dai suoi tanti specchi e nella bellezza dei suoi stucchi e delle pitture di Le Brun. La grande Galleria esprime nella sua ricchezza il successo politico, economico ed artistico della Francia. Essa veniva utilizzata quotidianamente come luogo di passaggio, di attesa e di incontro ed era frequentata da cortigiani e da visitatori. Nonostante il suo splendore, la galleria degli specchi fu lo sfondo di cerimonie solo eccezionalmente, allorché si volle dotare del più grande fasto i ricevimenti diplomatici o le feste offerte in occasione del le nozze reali. In tali occasioni, il trono era posizionato su un podio al fondo della galleria. Fu proprio qui, inoltre, che fu firmato il 28 Giugno 1919 il Trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale e, da allora, i Presidenti della Repubblica Francese vi continuano a ricevere gli ospiti ufficiali della Francia. Il grande parco che si estende alle spalle della reggia rappresenta una delle maggiori ricchezze di Versailles. Dalla finestra centrale della galleria degli specchi, si dispiega un panorama incantevole, che dai piedi del palazzo si estende a perdita d’occhio attraverso una lunga prospettiva impreziosita dal lavoro dell’architetto André Le Nôtre: fontane con sculture eleganti, giochi d’acqua, aiuole e canali. Particolarmente originale è stata la creazione del Grand Canal lungo 1670 metri, che fece da sfondo a numerose feste e che ospitò persino delle imbarcazioni. Dal 1669, infatti, Luigi XIV fece navigare sul canale scialuppe e vascelli in miniatura e nel 1674, la Serenissima inviò al re Sole due gondole e quattro gondolieri che furono alloggiati negli edifici alla testa del Canale, che da quel momento furono chiamati Piccola Venezia. I lavori di sistemazione dei giardini cominciarono contemporaneamente alla costruzione del palazzo e durarono per circa quarant’anni, si trattò di un’opera gigantesca che necessitò del lavoro di migliaia di persone. Pranzo in corso di visita, al ristorante Ore, all’interno del castello. Al termine della visita, rientro a Parigi. Cena libera, pernottamento in hotel.
Domenica 19 maggio 2019 – Parigi / Saint-Germain-en-Laye / Parigi / Milano
Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita guidata del Castello di Saint-Germain-en-Laye, antica residenza dei re di Francia, situato nel comune omonimo. Comprendeva un Château-Vieux e un Château-Neuf, oggi scomparso. Vi sono stati siglati trattati di pace ed editti reali. Oggi ospita il Museo d’archeologia nazionale. Pranzo al ristorante Bistro Logique. Nel pomeriggio trasferimento a Parigi, all’aeroporto di Charles de Gaulle in tempo utile per il volo di linea Air France AF 1312 delle ore 18,20 per Milano, con arrivo all’aeroporto di Milano Linate alle ore 19.45.
Comunicare al più presto l’interesse al viaggio per poter prenotare voli e alberghi.
Contributo minimo 15 partecipanti:
in camera doppia € 2.400,00 supplemento singola € 440,00 (tot. € 2.840,00)
Acconto € 800,00 entro venerdì 15 febbraio 2019 – saldo entro venerdì 12 aprile 2019
Documenti: Carta di identità senza timbro di rinnovo o Passaporto con validità residua di almeno tre mesi al momento dell’ingresso.
Il contributo comprende: Viaggio aereo, con voli di linea Air France da Milano Linate, in classe economica basato sulle tariffe aeree/tasse aeroportuali/costi carburante oggi in vigore, soggetti a eventuale adeguamento 20 giorni prima della partenza. Trasferimenti, visite, ingressi come da programma, sistemazione in hotel**** indicati o similari. Pasti come da programma: menù a tre portate. Bevande escluse. Accompagnatore dall’Italia e guida locale parlante italiano. Polizza Assicurativa medico, bagaglio Europassistance.
Il contributo non comprende: Eventuale adeguamento quote, aumento tasse e oneri aeroportuali, costo del carburante, tasso di cambio valutario applicato ed eventuali tasse locali, che verranno comunicati entro 20 giorni prima della partenza. Pasti non indicati, bevande, mance, extra personali in genere e tutto quanto non espressamente indicato ne “il contributo comprende”.
Penali in caso di recesso da parte del Passeggero
L’addebito in caso di annullamento (indipendentemente dall’ammontare dell’acconto previsto) di una penalità per recesso è in misura variabile a seconda del numero di giorni mancanti alla data di inizio del viaggio/soggiorno, calcolata in percentuale sull’importo totale delle quote di partecipazione di ciascun passeggero che recede dal contratto, come da prospetto qui di seguito:
Rinuncia fino a 59 giorni prima della partenza: € 100,00 per spese organizzative.
da 58 a 32 giorni: 90%
da 31 a 0 giorni: 100%
Nessun rimborso è previsto per chi decidesse di interrompere il viaggio od il soggiorno già iniziati. Il Premio assicurativo non è mai rimborsabile. L’annullamento del viaggio da parte di un partecipante con sistemazione in camera doppia comporta il pagamento del supplemento singola.
N.B.: dal computo sono esclusi: il giorno dell’annullamento, il giorno della partenza, il sabato, le domeniche ed eventuali festività.
Assicurazione: possibilità di stipulare una assicurazione rinuncia al momento dell’iscrizione al viaggio, al costo di € 50,00.
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